Associazione Italiana
Misofonia

AIMIF, associazione no-profit, nasce il 19 novembre 2018

AIMIF è la prima organizzazione italiana esclusivamente dedicata allo studio, ricerca, cura, formazione e divulgazione culturale inerenti la condizione di ipersensibilità e ridotta tolleranza a determinati stimoli sonori denominata Misofonia.

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Cos'è la Misofonia?

La Misofonia è un disturbo che “si nasconde”, e per questo influisce tanto più negativamente sulla vita delle persone che ne soffrono.

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Chi Siamo?

Scopri l’Associazione Italiana Misofonia, i nostri valori, la nostra mission.

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Cosa facciamo?

Informati sulle attività che sviluppiamo con tutti i nostri associati e sulle nostre iniziative di supporto e cura per le persone con misofonia.

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Perché Associarsi?

Chi soffre di misofonia, spesso non lo sa. Quel che sa, è di avere cominciato da bambino a provare un disagio insopportabile nel sentire determinati suoni. Quando ha provato a portare l’attenzione degli altri su quel disagio, il suo richiamo di aiuto ha ricevuto scarsa accoglienza, e spesso è stato rifiutato. Con anche un senso di disprezzo: “sei una persona difficile, scontrosa.”

Questo perché chi si è sentito dire “fai meno rumore con la bocca”, o “non respirare così forte”, l’ha presa come una cosa personale, e piuttosto che chiedersi “perché gli dà fastidio?”, gli ha magari risposto: “ma che vuoi? che problema hai?”

Già, ma chi dava a quel bambino le parole giuste per spiegarsi? Non era ancora pronto per dire: “Ho un disturbo neurologico legato al mio cervello neuro-atipico.” E aggiungere: “Non ho niente contro di te, ti sto solo chiedendo di avere cura del mio disagio.”

In mancanza di queste parole, il bambino è diventato un adulto consapevole che chiedere di avere cura “di quel problema” era impossibile, e che le sue rare rimostranze potevano incontrare solo rifiuti. Quindi, meglio starsene un po’ da soli. Soffrire a casa, poi soffrire a scuola, poi in autobus tra casa e scuola, poi in ufficio, poi…

poi basta. Facciamo che da oggi il bambino e l’adulto non debbano più avere paura di quei rifiuti. Facciamo che tutti imparino le parole giuste per parlare di misofonia: della propria, di quella dei propri figli, dei propri amici, dei propri studenti, dei propri colleghi. Facciamo che siamo in tanti e che diventiamo consapevoli che chi rifiuta la misofonia è – lui – affetto da ignoranza in materia.

Associamoci per aiutare quel bambino ad avere genitori, amici, insegnanti – non “comprensivi” – ma che CONOSCONO la Misofonia.

Ok, voglio associarmi!